giovedì 30 ottobre 2008

Partenza!!!


Questo è l'ultimo post dall'Italia.

I prossimi saranno pubblicati da NY, sperando che la connessione WiFi dell'Hotel dove soggiorneremo funzioni correttamente.

Domattina sveglia alle 4.30 perché Goby e Fave passeranno a prendermi alle 5.30.
Visto che sono le 23.30 credo sia davvero il caso che vada a dormire: in questi giorni il nostro corpo sarà sottoposto a un trattamento certamente "non di riguardo" e sarà il caso di non fargli mancare qualche ora di sonno...
A presto da New York!!!
Ciao, Stefano.

Gemelli diversi


Stamattina ultimo allenamento prima della partenza, e compiti finiti, secondo la tabella di marcia che mi ha accompagnato in queste ultime 8 settimane.
Correndo da solo per le vie del centro, ripensavo agli ultimi 8-9 mesi passati (molto) a correre e, per quanto mi riguarda, anche (non poco) a nuotare, durante lo stop estivo di 2 mesi per il ginocchio dolorante.
Domenica saremo insieme sulla linea di partenza, un mattiniero con la maggior parte degli allenamenti effettuati alle 6 di mattina, un nottambulo, teorico e pratico della corsa dopo le 23 ed un anarchico, che si è fatto portare dove lo portava il cuore (e le gambe), senza troppi schemi e regole.
Non so ancora come, ma sono sicuro che domenica tutti e tre insieme saremo una squadra.
Tutta mia la città, un deserto (purtroppo solo alle 6 di mattina) che conosco, tutta mia la città.
Ciao, fave.

Numeri di gara e "Fan Alert"


'Sti Americani son proprio matti... ma anche fantastici!!!
Da quest'anno hanno attivato un sistema di avviso per tutti i partecipanti alla NYC Marathon chiamato "Fan Alert": in pratica basta registrarsi al sito seguente http://fanalert.ingnycmarathon.org/Alerts.aspx inserendo il proprio indirizzo di e-mail e si ha accesso a un sistema che, in automatico, spedisce e-mail all'indirizzo registrato sull'avanzamento lungo il percorso dei partecipanti che si vogliono monitorare.
In altre parole, se vi registrate potrete seguirci in diretta il giorno della gara ricevendo e-mail che segnaleranno i nostri passaggi e i nostri tempi alla partenza, ogni 5 km, alla Mezza Maratona (21,1 km), ad ogni miglio dal 16° al 26° e, ovviamente, all'arrivo. In questo modo potrete sapere i nostri tempi intermedi e, speriamo, il tempo finale in diretta.
Pazzesco! Se funziona bisogna fare una standing ovation ai creatori del meccanismo...
Per selezionarci tra i partecipanti da monitorare potete digitare i nostri cognomi oppure i numeri di gara che sono:
Andrea (Fave): 28953, Roberto (Goby): 40729 e Stefano (Coro): 48035
Ciao, Stefano.

mercoledì 29 ottobre 2008

Cor(r)o non ha mai creduto nelle mie possibilità


Quando abbiamo cominciato forse non ci credeva nessuno.
Siamo partiti con poco fiato e onestamente con troppi kg da portare appresso per 42 km …
Con il trascorrere dei giorni, delle settimane e dei km, la resistenza alla fatica è aumentata, così come il fiato e anche la velocità di crociera; in modo inversamente proporzionale è invece diminuito il peso.
La foto sopra, dove sono ritratto con la polo ufficiale 42@42, testimonia come Cor(r)o, che ha curato la realizzazione dei capi di abbigliamento, non ha mai creduto sino in fondo alle mie possibilità di perdere gli oltre 10 kg in eccesso e ha continuato ad associarmi ad una "oversize".
Poco male, ho già pronto il regalo di Natale per Bragoni ...

42a42.blogspot.com oppure 42at42.blogspot.com?


Quando abbiamo avuto l'idea del blog pensavamo di dover fare corsi di informatica, apprendere linguaggi di scrittura e di programmazione, passare lunghe nottate davanti al PC, etc. ma ci siamo dovuti ricredere: un blog lo si apre davvero in 5 minuti e da subito si possono inserire articoli (post), foto, file audio, etc.. Se non ci credete, fate pure una prova andando su www.blogger.com.

Aprendolo occorre subito dare un indirizzo a cui il blog sarà raggiungibile e noi ovviamente scegliemmo il nome del progetto, 42@42. Il problema è quella @ perché non sono ammessi caratteri diversi dagli alfanumerici nell'indirizzo e quindi optammo per 42at42 ottenendo, però, la risposta che quell'indirizzo era già utilizzato.

Fate una prova: digitate l'indirizzo http://42at42.blogspot.com...

Curioso, eh? Running away from obesity, un po' come noi, anche se a 160 kg nessuno è mai arrivato...

Stesso obiettivo - completare una 42 km a 42 anni - ma l'amico del lontano Ontario in Canada non l'ha raggiunto: ha compiuto da poco 43 anni senza riuscire a terminare una maratona.

Non è di buon auspicio e, considerando che la NYC Marathon si corre il giorno dei defunti, pure un tantino portasfiga...

Insomma, un cornetto in valigia che dite, ci sta?

Ciao, Stefano.

Halloween a New York


Tra le appendici non prioritarie ma ugualmente piacevoli della trasferta newyorkese che sta per iniziare c'è la possibilità di essere negli States proprio la sera di Halloween (31/10). Curioso pensare che 20 anni fa ci saremmo trovati a celebrare qualcosa di quasi totalmente sconosciuto per noi mentre oggi vivremo dei riti ("Trick or treat?") che fanno ormai parte della nostra cultura e soprattutto di quella dei nostri figli.

Ammesso di non essere troppo stanchi per il viaggio (è proprio la sera dell'arrivo) ho letto su un sito (http://www.halloween-nyc.com/) che l'appuntamento dei newyorkesi che non dovremo perderci è la sfilata in maschera tra le caratteristiche strade di inizio '900 del Village, tra Canal Street, Houston Street e Washington Square.

A costo di mettere a dura prova le gambe che in quei giorni certamente non saranno particolarmete felici del "trattamento" a loro riservato, ci andremo a piedi, anche perché non dovrebbe essere molto lontana dal nostro Hotel in Broome Street.

Pare sia una sfilata bellissima e affollatissima, dove prevarrà la voglia di divertirsi e di celebrare un rito - quello di Halloween - che malgrado le sue origini europee e più precisamente irlandesi si è radicato profondamente nella cultura degli Americani divenendone uno di simboli a tutti più noti.

Sara e Silvia mi hanno chiesto di portar loro qualcosa di tipicamente americano che ricordi loro Halloween e che, possibilmente, non si trovi qui da noi.

Dite che ce la farò?

Ciao, Stefano.

martedì 28 ottobre 2008

Sul logo del progetto 42@42


La sfida e il progetto 42@42 erano così ambiziosi e coinvolgenti che pensammo subito meritassero addirittura la creazione di un logo da riprodurre su documenti, magliette, cappellini, etc..
Così, quando alcuni mesi fa decidemmo come dovesse essere fatto graficamente, trovammo naturale inserirvi il logo ufficiale della NYC Marathon.

Non avremmo mai pensato che in diversi, vedendolo, avrebbero creduto fosse un riferimento molto palese agli studi universitari di uno di noi...
Sebbene lontana dalle nostre idee, la presenza di tutti quegli ING effettivamente poteva dar credito a questa interpretazione.
Nulla di tutto questo: il nome della Maratona di NY è ufficialmente "The ING New York City Marathon 2008" perché il principale sponsor della manifestazione è il gruppo bancario olandese ING, famoso da noi per il Conto Arancio.

Quell'ING non è quindi un'inopportuna autocelebrazione del passato universitario che nulla ha da spartire con la corsa bensì semplicemente il logo del gruppo olandese di cui sopra.

Ciao, Stefano.
PS: Gianfri, credevo saresti stato l'unico, e invece...

-5!!! (e previsioni del tempo)

Cazzarola, ogni volta che apro il blog mi piglia un colpo nel vedere il conto alla rovescia che cala inesorabilmente e che ci avvicina sempre più alla partenza e a Domenica.

Adesso che mancano solo 5 gg è già possibile dare un'occhiata alle previsioni del tempo per Domenica (vedi giù in fondo nel blog): "Mostly cloudy", OK, nuvoloso può andare, basta che non piova! Il problema sono le temperature, soprattutto le minime. Le previsioni dicono 41 °F che corrispondono a 5 °C e c'è da scommetterci che la zona di partenza della Maratona, situata a ridosso del ponte Giovanni da Verrazzano (che gli Americani scrivono con una z sola) cioè all'uscita dalla baia di NY verso l'Oceano Atlantico, sia sottoposta a venti non proprio caldi e lì dovremo sostare dalle 6,30 circa all'orario dello sparo di partenza, cioè le 10.

Abbiamo quindi preparato un indumento che ci servirà per rimanere caldi prima del via ma che poi dovremo buttare iniziando a correre: per me è un vecchio pile di non so quanti anni fa che ha svolto e terminato il suo onorato servizio. Sarà raccolto dagli organizzatori della Maratona come tutti gli altri indumenti "gettati" e dato in beneficienza agli homeless americani.

Stasera dopo cena, per quanto mi riguarda, ultima seduta di ripetute e poi a casa a terminare la preparazione della valigia e dell'attrezzatura. Come dice Fave c'è ancora molto da preparare e da rifinire soprattutto per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche: macchina fotografica, videocamera, Garmin + cardiofrequenzimetro e poi tutti i caricabatterie che da soli occuperanno una parte consistente della valigia (che speriamo non esca dai pesi massimi consentiti cioè 22 kg).

A presto (di corsa).
Ciao, Stefano.

lunedì 27 ottobre 2008


Buongiorno.

Approfitto di questa mattina senza allenamenti, che forse avrei potuto sfruttare per dormire un po' di più, per fare il mio ingresso ufficiale nel blog.
Ricollegandomi ai post precedenti, se penso che neanche Tommaso, il secondogenito e il più mattiniero dei miei figli, oggi mi ha costretto ad alzarmi dal letto alle 5.30, allora è proprio vero che la tensione pre-gara sale giorno dopo giorno.

Ci sono ancora un sacco di cose da fare prima della partenza e, come si vede dalla foto scattata ieri mattina al Castello Sforzesco, bisogna anche migliorare la tecnica delle foto fatte senza fermarsi, se proprio decidiamo di correre a NY con la macchina fotografica.
Andiamo avanti, sempre di corsa.
Ciao, andrea.

domenica 26 ottobre 2008

Tempo obiettivo per NY - Post un po' tecnico per chi già corre...


Come ho sempre risposto a tutti coloro che mi hanno posto la domanda "In quanto tempo cercherai di correre la Maratona?", ho iniziato la preparazione un anno fa con un solo ma imprescindibile obiettivo: arrivare in fondo, magari camminando o addirittura strisciando, ma tagliare quel maledetto traguardo.

Tuttavia, nel corso dei mesi, sia perché gli allenamenti sono costruiti con l'intento di "spingersi sempre un po' oltre" sia perché la preparazione deve essere impostata sul passo che ci si pone come obiettivo in gara, ho un po' rivisto le mie aspettative e le mie velleità. Già alcuni mesi fa mi ero detto che sarebbe stato un gran risultato correre senza sosta per tutti i 42,195 km, poi, durante l'estate, complici i numerosi allenamenti e i risultati sempre più incoraggianti, avevo deciso di provare a darmi come obiettivo le 4h30', pari a circa 6'24"/km. Questo tra l'altro era il tempo obiettivo che ci eravamo dati con Fave e Goby quando se ne era discusso in Giugno per impostare gli ultimi mesi di allenamenti e di preparazione.

C'è un limite a mio giudizio invalicabile: correre la Maratona di NY in meno di 5 ore garantisce che il proprio nome sia pubblicato sul New York Times del giorno dopo con il tempo finale. Ci si può perdere un'occasione del genere?

All'inizio di Settembre sono rimasto colpito dal leggere in un sito dedicato alla NYC Marathon la storia di un canadese che, pur avendo impostato la sua preparazione per scendere sotto le 4h30', aveva deciso il giorno della gara di provare a stare sotto i 6'00"/km, pari a un tempo finale di 4h13'10" e aveva chiuso la gara in 4h12'30". Mi sono detto che, per la somiglianza della mia situazione, questo dovesse essere il mio obiettivo e ho modificato le tabelle di allenamento per provarci ottenendo risultati molto incoraggianti, come i 10k corsi in 53'38" l'11/09 (media 5'22"/km) e la Mezza di Buccinasco il 21/09 in 1h58'56" pari a 5'39"/km.

Attenzione: correre la Mezza in 5'39"/km non garantisce proprio nulla in prospettiva Maratona perché ovviamente l'eventualità di non arrivare in fondo è sempre dietro l'angolo. Per chi però è preparato per la distanza intera ci si può affidare a diversi studi che dimostrano che, per un runner amatore, il tempo della Maratona a partire da quello della Mezza possa essere ottenuto con discreta approssimazione moltiplicando il primo per il coefficiente 2,15.

Quanto fa 1h58'56" x 2,15? Fa esattamente 4h15'42". Possibile che non si riescano a "limare" 2 min e mezzo in 42 km, mi sono detto?

Ora che siamo a una settimana dall'evento il mio cervello si sta facendo "accarezzare" dall'idea di correre sotto le 4h finali, pari a 5'41"/km. E' dura, durissima... ma quel 3 davanti è davvero affascinante e mi sta stregando. E' anche però molto pericoloso: partire troppo forte per stare sotto le 4h potrebbe significare arrivare a un certo punto e non averne più e rischiare addirittura il ritiro.

In attesa di una decisione che credo prenderò il giorno stesso magari vedendo come "girano" le gambe e come mi sento dopo 8-10 km, mi sono costruito delle tabelle (vedi figura) per darmi degli obiettivi intermedi nell'ipotesi di correre in 4h00', 4h05', 4h10' e 4h13'. Me le porterò dietro in corsa sperando che, al momento opportuno, mi aiutino a capire a che passo impostare la gara e come raggiungere il tempo obiettivo.
Non voglio nemmeno correre da solo: ormai è chiaro che Goby farà corsa a sé, non solo per il fatto che ha impostato una preparazione sui generis e non sa a quale passo correrà ma anche perché gli è stato assegnato il pettorale di un altro colore rispetto al mio e a quello di Fave (blu lui e arancione noi) e quindi, avendo un'altra zona di partenza, dovrà correre da solo.
Vorrei invece correre insieme a Fave, perché avere la possibilità di parlare aiuta a percepire solo una parte della fatica: i suoi risultati di questo periodo sono strabilianti e mi sa che, se decide di andarsene, farò fatica a stargli dietro e mi converrà lasciarlo andare.

In tutte le tabelle ho comunque impostato la partenza e i primi 3 km a un passo lento: ho letto che a causa della salita del Ponte di Verrazano (1,6 km) e della folla incredibile che ti corre a fianco, davanti e dietro, non è possibile correre al proprio passo ma occorre "farsi strada" a gomitate e limitare i danni. Poi, con il diradarsi della folla, dopo qualche km si riesce a impostare meglio il proprio passo. Così farò.

Certo che quel 3 davanti continua ad avere un maledetto fascino...

Ciao, Stefano.

Mentre per Ste e Fave l'adrenalina sale, per me sale per il momento l'emozione di essere tra meno di una settimana nella "grande mela". Non ho mai avuto il mito degli USA, ma l'idea di mettere piede a New York, e per la prima volta, semplicemente mi galvanizza.
Solo pronunciare i nomi di Manhattan, Queens, Brooklyn, Bronx, Ellis Island mi dà i brividi.
Mi sembra di entrare dritto dritto in un qualcosa che sta a metà fra un libro di storia, un film di gangster e un'idea astratta. E l'immaginazione salta, con pochissima coerenza, dalle riprese in bianco e nero degli immigrati italiani ai "Guerrieri della notte", da Simon & Garfunkel all'11 Settembre... e forse proprio lì sta il bello di avvicinarsi a NY.

Quanto alla mia preparazione "atletica", beh, lo sapete... è quella che è.
Oggi pomeriggio mi sono fatto 2 ore e 10 di corsa in aperta campagna da buon provinciale, ma non chiedetemi il ritmo, non ve lo saprei dire. Ho sempre corso per rilassarmi e staccare il cervello e l'imposizione della corsa per la preparazione è stata per me, lo ammetto, una sofferenza.
Quando mi sono fermato vedevo le mie spalle "fumare" come se stessi andando a fuoco.
Ora ho le gambe dure e l'interno coscia arroventato, e mi spaventa pensare cosa vorrà dire affrontare 42 km di corsa (o di cammino).

D'altronde non ho ambizioni di concludere la maratona in un certo tempo, mi basta solo esserci, viverne il clima ed arrivare alla fine, in qualunque stato fisico mi troverò.
Anzi forse la soddisfazione sarà ancora più grande, nel vincere con fatica e rabbia la stanchezza, i dolori muscolari che già a 21-22 km cominciano a tormentarmi e la tentazione di mollare.

La mia sarà una maratona tutta in salita, altro che il ponte di Verrazzano!
Buona notte.

-7!!!



Mancano solo 7 giorni e l'adrenalina sale...
Naturalmente fervono i preparativi: abbiamo completato l'abbigliamento da gara (vedi foto) e io ho già iniziato a preparare la valigia perché poi questa settimana il tempo sarà poco.
Per quanto riguarda l'abbigliamento da gara con molta pazienza e manualmente abbiamo ritagliato da un pezzo di materiale retroriflettente 3M (grazie a Gianfri, Maurizio e Lele) il logo del progetto 42@42 e i nostri nomi perché a NY è consuetudine che la gente gridi il nome dei partecipanti per incitarli. Già riesco a sentirlo... "Go, Stefàno, go!!!", che brividi, ragazzi...! Il solo problema è che non ho mai sentito un anglosassone pronunciare il mio nome con l'accento tonico corretto sulla "e" ma sempre sulla "a"... Va be', who cares? Quando saremo per le strade di NY non mi preoccuperò certo per questo.
Stamattina "sgambata" di 18 km circa con Fave per il centro di Milano. Ci siamo pure tolti la soddisfazione di percorrere via della Spiga di corsa intorno alle 8,00. Ovviamente era deserta come del resto quasi tutte le altre strade, mentre abbiamo incontrato diversi "compagni" di corsa ai giardini di via Palestro e, ovviamente, al Parco Sempione, paradiso dei runners. Alla fine abbiamo fatto poco meno di 18 km a 5'29"/km di media: non male per quella che doveva essere una corsetta di avvicinamento e di scarico a soli 7 giorni dal via.
Programma della settimana per quanto mi riguarda:
domani sera o Martedì seduta di ripetute (15 min. warm-up, 6x400 m a 4'45"/km con 1' di intervallo, 10 min. cool-down).
Mercoledì o Giovedì ultimo medio da 5-7 km a 5'20"/km e poi, Venerdì mattina, PARTENZA!!!
Sabato mattina saremo impegnati nella Friendship Run, una "camminata" di 2.5 miglia che, se non aggiunge ovviamente nulla alla preparazione, è però molto suggestiva dal punto di vista dell'evento: è organizzata per tutti gli stranieri che corrono la Maratona, si parte dal Palazzo dell'ONU e si arriva in Central Park, a poche centinaia di metri dal vero arrivo del giorno dopo. E' una sfilata variopinta e multicolore perché ogni partecipante o quasi avrà una bandiera del paese di provenienza. Cercheremo di postare delle foto.
Ciao, Stefano.

domenica 19 ottobre 2008

42@42 - La storia

E' giunto il tempo per iniziare a parlare un po' di noi e del nostro progetto: mancano infatti meno di 15 giorni al grande evento e, quando finalmente invieremo a tutti l'indirizzo del blog e qualcuno inizierà a visitarlo, vorremmo già far trovare dentro del materiale.

Chi siamo?

Siamo 3 amici: Andrea (Fave), Roberto (Goby) e Stefano (Coro); Roberto e Stefano sono fratelli. Malgrado di nascita siamo tutti e tre milanesi, le nostre strade personali e professionali ci hanno portato a essere fisicamente distanti: Andrea abita a Milano zona viale Ripamonti, Stefano a Buccinasco (MI) e Roberto a Sant'Ilario d'Enza (RE).
Andrea è sposato con Laura e ha tre figli: Matteo (5), Tommaso (3) ed Elisabetta (7 mesi).
Roberto è sposato con Sandra e ha un figlio, Alfredo (8)
Stefano è sposato con Antonella e ha due figlie: Sara (12) e Silvia (6).

Professionalmente operiamo in settori completamente disgiunti: Andrea è un Architetto e lavora in una catena di supermercati, Roberto è laureato in Scienze Ambientali e lavora in un'Azienda che produce automazione industriale del modenese e Stefano è un Ingegnere e lavora in un'Azienda industriale del milanese.

Cos'è il progetto 42@42?

Il progetto 42@42 nasce circa un anno e qualche mese fa: difficile attribuirne la paternità, perché certamente l'idea originale è da condividere. Da tempo, infatti, sia Fave sia Coro mostravano insofferenza rispetto alla vita completamente sedentaria imposta dai ritmi lavorativi e dalla vita familiare e ambivano a rimettersi in movimento e, perché no, perdere anche quei fastidiosi kg di troppo accumulati negli anni precedenti.

Fave, pur essendo stato un pallavolista di buon livello (ha giocato fino alla serie B1), da anni esercitava un'attività sportiva molto limitata (in piscina con i bimbi al sabato mattina...). Gli unici movimenti di Coro, non avendo avuto neanche un passato da sportivo, erano quelli delle braccia sul volante dell'auto e quelli delle dita sulla tastiera del PC. Goby, pur avendo coltivato da sempre la passione per il running, non brillava certo per continuità e assiduità.

Che cosa sia scattato è difficile dirlo: uno psicologo probabilmente spiegherebbe la cosa come una delle crisi post 40 anni che colgono gli uomini che vedono trascorrere inesorabilmente gli anni e che desiderano "fermare il tempo".

Noi, in effetti, non abbiamo una spiegazione: è successo e basta. Volevamo metterci in gioco su una sfida vicina ai nostri limiti, volevamo celebrare degnamente l'arrivo dei 42 anni, volevamo verificare la nostra volontà e le nostra determinazione... insomma eravamo desiderosi di compiere un'impresa "storica" grazie alla quale sentirci ancora capaci di stupire innanzitutto noi stessi.

Per farla breve: ci siamo convinti che dovessimo tentare qualcosa e quel qualcosa è stato identificato nel correre una maratona. Complice poi il fatto che Fave e Coro sono del 1966 e quindi hanno compiuto nel 2008 42 anni è nato il progetto 42@42, ossia la sfida di preparare e correre una maratona (42 km e 195 m) a 42 anni suonati e il tutto in un anno di tempo.

Si trattava di scegliere quale maratona, ma su questo i dubbi sono stati molto pochi: la Maratona per antonomasia, quella con la M maiuscola per importanza, prestigio, tradizione, ambientazione, difficoltà, etc. è quella di New York e a Ottobre 2007 decidemmo di partecipare all'edizione del 2008, con quindi un solo anno a disposizione per preparare l'appuntamento.

All'inizio sembrava che altri si sarebbero aggregati: in effetti il gruppo di amici con cui ci frequentiamo è composto da coetanei e quindi all'inizio le adesioni raccolte erano almeno una in più e un altro paio di persone sembravano davvero intenzionate a unirsi a noi. Poi, purtroppo, impegni familiari e lavorativi non hanno permesso che l'adesione morale diventasse fattiva e quindi, in definitiva, siamo rimasti in 3.

Il progetto fu lanciato Sabato 20/10/2007 in una serata in cui fu presentato, tanto per farci due risate, anche il "Manifesto del MaratoNYsmo" (vedi post successivo) e in cui furono spiegati, a grandi linee, i capisaldi del progetto stesso.

Beh, insomma, per il momento avete letto abbastanza... Se avete domande non avete che da inserire un commento e vi risponderemo.

Nei prossimi giorni, all'avvicinarsi dell'evento, arricchiremo il blog con altri contenuti.

Ciao.

Questo è il testo del documento con cui lanciammo tra la cerchia di amici il progetto 42@42.

Manifesto del MARATHONYSMO

Milano, 20 Ottobre 2007


  1. Noi vogliamo metterci alla prova e affrontare con ardimento e temerarietà una grande sfida.
  2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione al sovrappeso e all'inattività saranno elementi essenziali della nostra azione.
  3. La nostra azione esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo invece esaltare l'uomo nuovo fatto di movimento aggressivo, insonnia febbrile, passo di corsa, salto mortale, schiaffo e pugno.
  4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della corsa. Un gesto atletico ricco di sfida, la ricerca del miglioramento continuo, un uomo che affronta i propri limiti… Una corsa determinata, che aspira al grande e all'epico, è più bella di qualsiasi altro sport.
  5. Noi vogliamo inneggiare all'uomo che corre, la cui scarpa mangia l'asfalto e il cui pensiero è lanciato a corsa, esso pure, sul percorso da compiere.
  6. Bisogna che l'uomo nuovo si prodighi con ardore, impegno e determinazione, per aumentare l'entusiastico fervore di chi lo circonda.
  7. Non v'è più bellezza se non nella sfida. Nessuna azione che non abbia un carattere sfidante può essere accettata. La corsa deve essere concepita come un violento assalto contro le forze della sedentarietà, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo nuovo.
  8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli...! Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata la sfida eterna al percorso e la resistenza onnipresente.
  9. Noi vogliamo glorificare la guerra all'inerzia e al sovrappeso – sola igiene del mondo –, l'approccio scientifico, il miglioramento, il gusto per la fatica, il gesto distruttore dei lipidi, le belle idee per cui ci si sfida e il disprezzo dell'inazione e dell'inoperosità.
  10. Noi vogliamo distruggere i luoghi comuni, le abitudini, i pregiudizi d'ogni specie, e combattere contro il nonfateipirlismo, il tantononcelafaretemaismo, il nonvogliomorirgiovanismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
  11. Noi prenderemo parte alle grandi folle agitate dalla corsa, dal piacere e dall'adrenalina: saremo parte del corteo multicolore e polifonico nella capitale morale del mondo nuovo; ci esalteremo di fronte al vibrante fervore del viaggio e della notte precedente, incendiata da violenti pensieri; entreremo nelle stazioni ingorde, divoratrici di serpi elettriche; sorpasseremo i ponti simili a ginnasti giganti che fiutano l'orizzonte; ci commuoveremo di fronte alla striscia arancione e ai numeri che sanciranno la nostra vittoria; proveremo l'emozione di riabbracciare i nostri cari, partecipi dell'impresa compiuta; gusteremo la rigidità del corpo del giorno successivo; ci addormenteremo vincitori sul volo scivolante dell'aeroplano al ritorno, il cui motore garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.

È oggi che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di sfida travolgente e incendiaria col quale fondiamo il MARATONYSMO perché vogliamo liberarci dalla cancrena di professori, svogliati e sedentari. Già per troppo tempo siamo stati in balia della nostra paura. Noi vogliamo liberarci dai timori e dai condizionamenti e affrontare con coraggio e temerarietà la sfida pura.


Coro, Fave, Massimo.