mercoledì 8 aprile 2009

Up's & down's


E' proprio destino che questo sport, così impegnativo e faticoso per il fisico, sia tale anche dal punto di vista mentale e psicologico.

Ero reduce da una magnifica Mezza Maratona di Vigevano del 29/03 corsa con Massimo battendo il mio record di 4'30" in 1h54'51" (media 5'26"/km). A rendere ancor più significativo questo risultato il fatto che si fosse corsa sotto la pioggia battente dal primo all'ultimo metro e con un percorso in parte su strade sterrate e piene di pozzanghere e di fango.

Una settimana dopo, con il sole e sulle strade interamente asfaltate della Stramilano competitiva, sulla stessa distanza, cosa accade? Accade che una temperatura certamente non favorevole alla corsa e probabilmente un caffé macchiato preso 10 min prima di iniziare e piazzatosi sullo stomaco mi abbiano costretto a lasciar andare Fave, fermarmi dopo soli 9 km per camminare un po' e a proseguire una sofferenza durata in totale 2h14'33".

Come dire, dalle stelle alle stalle... Dalla sensazione di sentirsi quasi onnipotenti e di avere tutto il mondo sotto le scarpe da running al chiedersi se abbia senso continuare a soffrire così tanto come Domenica...

Questi sono i tipici alti e bassi di questo sport, che peraltro lo rendono magnifico.

Non si lotta solo contro la fatica fisica, ma anche contro la testa e la mente che a volte suggeriscono di lanciarsi in imprese leggendarie e solo qualche giorno dopo spingono per suggerire di fermarsi e di smettere...

Il non assecondare questi pensieri fa parte di quell'equilibrio mentale che credo sia uno dei più grandi benefici di questo e di tutti gli altri sport.

Cor(r)o.

PS: mancano solo 24 gg alla ColleMar-athon e, malgrado so che dovrò lottare contro la carenza di preparazione e la fatica, non vedo l'ora di correrla...

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