martedì 14 aprile 2009

Pain is temporary, pride is forever...


Non me li ricordavo così, evidentemente mi ero scordato cosa si prova. E' pur vero che quelli che avevo sperimentato erano mitigati dall'euforia post-Maratona, ma ne avevo perso il ricordo.

A cosa mi sto riferendo? Beh, semplicemente ai dolori alle gambe dopo una corsa oltre i propri limiti del momento.

Ieri ho fortissimamente voluto correre oltre i 30 km. Era da Novembre che non arrivavo a questa distanza, ma avendo la ColleMar-athon fra 3 settimane non avevo altra scelta per spingermi così avanti. Sarà forse stato il percorso con tantissimi saliscendi, sarà forse l'effetto della carenza di abitudine alla distanza, insomma, oggi faccio fatica a mettere un piede davanti all'altro e scendere le scale è un supplizio vero...

31,5 km a circa 6'25"/km. Risultato pessimo se si considerano le ultime uscite (tranne l'ultima della Stramilano competitiva). Eccezionale se invece si pensa che dopo soli 15 km ero già stanco sia fisicamente sia mentalmente e che ho più volte pensato di fermarmi, tenendo duro non tanto con le gambe ma con la testa che continuava a mandare chiarissimi messaggi suggerendo a chiare lettere di porre fine al supplizio.

Non so se sia stato un allenamento per il fisico (speriamo) in chiave ColleMar-athon. Certamente lo è stato per la testa che ha dovuto sopportare almeno 1 ora di vera fatica e di sofferenza per giungere alla fine. Sono ormai anch'io d'accordo che per correre una Maratona bisogna allenare assiduamente sia il corpo sia la testa e ieri ho optato per la seconda soluzione.

Speriamo sia servita. Intanto Domenica 19/04 si va a Pavia per la StraTicino, ultimo lunghissimo (32 km) prima del 3 Maggio. Mi hanno detto che l'ambiente dovrebbe aiutare perché si corre per un lungo tratto sull'argine del fiume su terreni ben battuti e con un panorama molto vario e mai monotono.

Comincia a montare un po' di inquietudine per il 3 Maggio. Ormai è chiaro, sono ben distante dalla forma che avevo a Ottobre 2008 e devo cercare di far leva non tanto sulla preparazione fisica quanto su quella mentale. "Parti piano!!!" sarà il motto che dovrò ripetermi fino alla nausea. Poi, dopo i 30 km, si vedrà. Ammesso di arrivarci con ancora un po' di energie residue, vedremo se riuscirò a dare una piccola acceleratina.
OK, è tutto. Adesso farò fatica ad alzarmi dalla sedia, ma tanto "Pain is temporary..."
Ciao, Cor(r)o.

Nessun commento: