Non me li ricordavo così, evidentemente mi ero scordato cosa si prova. E' pur vero che quelli che avevo sperimentato erano mitigati dall'euforia post-Maratona, ma ne avevo perso il ricordo.
A cosa mi sto riferendo? Beh, semplicemente ai dolori alle gambe dopo una corsa oltre i propri limiti del momento.
Ieri ho fortissimamente voluto correre oltre i 30 km. Era da Novembre che non arrivavo a questa distanza, ma avendo la ColleMar-athon fra 3 settimane non avevo altra scelta per spingermi così avanti. Sarà forse stato il percorso con tantissimi saliscendi, sarà forse l'effetto della carenza di abitudine alla distanza, insomma, oggi faccio fatica a mettere un piede davanti all'altro e scendere le scale è un supplizio vero...
31,5 km a circa 6'25"/km. Risultato pessimo se si considerano le ultime uscite (tranne l'ultima della Stramilano competitiva). Eccezionale se invece si pensa che dopo soli 15 km ero già stanco sia fisicamente sia mentalmente e che ho più volte pensato di fermarmi, tenendo duro non tanto con le gambe ma con la testa che continuava a mandare chiarissimi messaggi suggerendo a chiare lettere di porre fine al supplizio.
Non so se sia stato un allenamento per il fisico (speriamo) in chiave ColleMar-athon. Certamente lo è stato per la testa che ha dovuto sopportare almeno 1 ora di vera fatica e di sofferenza per giungere alla fine. Sono ormai anch'io d'accordo che per correre una Maratona bisogna allenare assiduamente sia il corpo sia la testa e ieri ho optato per la seconda soluzione.
Speriamo sia servita. Intanto Domenica 19/04 si va a Pavia per la StraTicino, ultimo lunghissimo (32 km) prima del 3 Maggio. Mi hanno detto che l'ambiente dovrebbe aiutare perché si corre per un lungo tratto sull'argine del fiume su terreni ben battuti e con un panorama molto vario e mai monotono.
Comincia a montare un po' di inquietudine per il 3 Maggio. Ormai è chiaro, sono ben distante dalla forma che avevo a Ottobre 2008 e devo cercare di far leva non tanto sulla preparazione fisica quanto su quella mentale. "Parti piano!!!" sarà il motto che dovrò ripetermi fino alla nausea. Poi, dopo i 30 km, si vedrà. Ammesso di arrivarci con ancora un po' di energie residue, vedremo se riuscirò a dare una piccola acceleratina.
OK, è tutto. Adesso farò fatica ad alzarmi dalla sedia, ma tanto "Pain is temporary..."
Ciao, Cor(r)o.