Stavolta alla finestra ci sono io, mentre Fave fra circa 4 ore sarà impegnato nella Mezza di Roma che partirà, orario inusuale, alle 23,00.
Che dire? Beh, un po' di invidia c'è, correre nella capitale su un percorso che passa in tutti i luoghi più belli non deve essere male davvero...
Sarà per la prossima volta! Per il momento, non potendo essere per le strade a fare il tifo per lui, lo farò col pensiero.
Io mi consolerò – si fa per dire… – con un'uscita da 24 km domattina con Massimo. Percorso previsto, visto che non ci sono tapasciate interessanti, un giro nelle campagne tra Buccinasco, Assago e il Naviglio Grande.
Evvai Fave, né i sampietrini né i sette colli potranno fermare te e Spino...!
Ciao, Stefano.
sabato 20 giugno 2009
mercoledì 17 giugno 2009
Calura
Ormai è più che lampante, soffro il caldo in maniera anomala e in questi periodi di afa mi trasformo in un pivello della corsa che ha difficoltà a completare anche 10 km di seguito.
Credo anche di aver capito la ragione: nello svolgimento di ogni attività compresa la corsa ho sempre sudato molto poco. Siccome il sudore è un elemento che favorisce la termoregolazione corporea - cioè contribuisce a "espellere caldo" dal nostro corpo - evidentemente, quando corro con queste temperature esterne, il mio meccanismo di regolazione si inceppa e soffro in maniera incredibile.
Questa è a mio avviso la ragione delle prestazioni davvero poco esaltanti di questo periodo, a cominciare dalla StrAssago di circa un mese fa quando, complice la prima giornata davvero calda della stagione, ero stato costretto a rallentare e a far ricorso a ogni energia residua per completare i 15 km del percorso.
Da lì in avanti è stato un susseguirsi di uscite completate con grandissima fatica fino a Domenica scorsa 14/06 quando con Massimo abbiamo corso una tapasciata di 21 km a Casalpusterlengo e sono arrivato dopo oltre 2 ore e mezza in condizioni fisiche pessime. Pur iniziando a correre alle 8.10, la temperatura esterna era già oltre i 25 °C e col passare del tempo è ulteriormente salita e ha trasformato le strade di campagna del percorso - peraltro totalmente esposte al sole - in una sorta di brughiera cocente.
Ho un'unica soluzione per evitare di rimanere intrappolato dal caldo: correre la sera tardi o la mattina presto. L'altroieri sono uscito alle 23.30 per una seduta di ripetute, stasera uscirò alle 23 circa per i 10 km di medio, Domenica voglio uscire non più tardi delle 6.30 per completare i 24 km previsti dalla tabella per la preparazione alla Maratona del Lago di Garda. E' ovvio che non sia piacevole puntare la sveglia alle 6 anche di Domenica, ma è l'unico modo per evitare la calura...
Ciao, Stefano.
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